Re e Pitzalis 2La forza incredibile, il coraggio, la determinazione a superare un evento così tremendo e drammatico. Un’energia che mi ha colpito come poche volte in vita mia. Nonostante sia passato qualche giorno dalla fine dell’Italian Leadership Event, quando ripenso alle parole di Valentina Pitzalis – la ragazza sarda a cui l’ex marito, in preda a un folle raptus di gelosia, ha dato letteralmente fuoco, sfigurandola per sempre – mi sale un brivido di adrenalina non facile da controllare.

Parto da qui, cari lettori del mio blog, per rimettere in fila alcune intense emozioni che mi hanno attraversato durante il recente weekend della Bicocca a Milano, in occasione di un evento che ho l’onore di organizzare e condurre da ormai quattro edizioni. E che è ormai diventato, per il pubblico che vi partecipa, una speciale occasione di crescita e di approccio alla leadership.

Sala 2Prima di ripercorrere brevemente alcuni episodi che mi hanno toccato e divertito, voglio condividere con voi la consapevolezza di aver accolto all’Italian Leadership Event una platea di “spettatori” di grandissima qualità. E scrivo “spettatori” tra virgolette perché in realtà non si sono limitati a “guardare” ma hanno partecipato con la stessa carica degli ospiti presenti sul palco. Un pubblico insomma di giovani e meno giovani, di professionisti, imprenditori e studenti davvero molto difficile da ritrovare in altri eventi sulla crescita personale, anche in giro per il mondo.

Di fronte a una sequenza di grandi personaggi dello spettacolo, della musica e dell’imprenditoria – fantastici per quanto riguarda la capacità di reagire alle sfide della vita – ho avuto il piacere di interagire con una platea composta da persone di notevole preparazione, curiose e interessate a migliorare giorno dopo giorno. L’ho maggiormente capito quando due ospiti (Selvaggia Lucarelli e Albertino) si sono casualmente incrociati nel backstage del palco, scambiandosi impressioni sul pubblico in sala. “Gran belle persone!” ha detto la Lucarelli al deejay più famoso d’Italia. E loro, di pubblico dai grandi numeri, se ne intendono davvero!

Torniamo ai personaggi. Oltre a invitarvi a guardare con interesse ed emozione il video linkato alla fine di questo post (una sintesi da me commentata della due giorni di evento e dei diversi ospiti saliti sul palco), e oltre a suggerirvi di rinavigare il sito web dell’evento dove ritrovare i concept e i dettagli delle due intense giornate di formazione, mi faceva piacere riassumere alcune pillole sparse qua e là relative ai passaggi che mi hanno maggiormente colpito. Sono spunti per chi era presente, ma soprattutto per chi non è riuscito a esserci di persona, e che invito quindi con tutto il cuore a non mancare all’edizione del prossimo anno.

RicciAntonio Ricci, inventore e produttore di programmi televisivi di sconfinato successo come “Drive In” e “Striscia la notizia”, ci ha divertito e motivato con numerosi episodi tratti dal dietro le quinte della sua professione. Peccato davvero per chi non c’era. Ciò che ci ha veramente colpito è la sua straordinaria capacità di gestire personaggi difficili del calibro di Beppe Grillo (di cui Ricci è stato per molti anni autore tv) e di decine di altre star dello spettacolo. Il suo più grande merito è quello di aver letteralmente inventato e nobilitato la professione di autore televisivo, elevandolo al rango dei registi e produttori. Il mio hashtag per Ricci è #genioindipendente.

ScabbioStefano Scabbio, presidente di Manpower Group Italia, la terza maggiore società al mondo nel campo delle Risorse Umane, ci ha intrattenuti a lungo sulle soft-skills. Si tratta di “meta-competenze” come la comunicazione, il problem solving, l’imprenditorialità, la capacità di lavorare in team che purtroppo in Italia non si insegnano a scuola, ma che risultano decisive per entrare e restare con successo nel mondo del lavoro. Un leader di talento non parte dal “cosa fare” o dal “come”: parte dal “perché” compiere una determinata azione. Il mio hashtag per Scabbio è #softskills

ColomboCarlo Colombo si definisce un architetto e designer. Ma è molto di più. Sul palco della Bicocca si è rivelato come un “portatore sano di creatività nel mondo”. Colombo è un imprenditore che discute i suoi progetti con personalità di altissimo livello, come capi di stato, magnati e grandi personaggi nel settore del made in Italy internazionale. Pur essendo una persona di indiscusso e riconosciuto successo, è un uomo di grande semplicità e valori profondi, ben piantato con i piedi per terra, che non ha paura di affermare che la crisi è un’incredibile opportunità di crescita personale e aziendale. Intervistandolo e sentendolo parlare, mi ha dato l’impressione di un uomo che gira il mondo per “fiutare” il talento, innamorato della creatività intesa come alfabeto e strumento di comunicazione trasversale e universale. Il mio hashtag per Colombo è #creativitàitaliana.

Re e PitzalisValentina Pitzalis è sopravvissuta a un tentativo di omicidio da parte del suo ex marito, che l’ha attirata in trappola con un inganno e le ha dato fuoco dopo averla cosparsa di cherosene. Valentina ha pubblicato un libro sulla sua incredibile e agghiacciante storia. Si intitola “Nessuno può toglierti il sorriso”. Per lei è proprio così, come dovrebbe esserlo per tutti noi. Nonostante il suo volto sia completamente sfigurato e ricostruito da decine di interventi di chirurgia plastica, lei non ha perso il sorriso, il coraggio, la forza di vivere e di portare la sua testimonianza in giro per l’Italia. Affinché episodi come questi non accadano mai più. Il mio hashtag per lei è #unsorrisoperVale (che è anche la sua pagina Facebook).

Re e Roby Facchinetti premioRoby Facchinetti, fondatore e voce storica dei Pooh, ci ha affascinati ed entusiasmati con decine di racconti e retroscena tratti dalla sua magnifica carriera. “Noi facciamo comunicazione, caro Roberto” ha detto a un certo punto della nostra intervista, “vendiamo emozioni!”. Come non dargli ragione? Le sue parole, i suoi gesti, i suoi sguardi stupiti da ragazzino, ci hanno fatto conoscere i risvolti di una persona meravigliosa, che per tutta la vita ha gestito un gruppo musicale di fama internazionale, nonché una famiglia composta da cinque figli importanti e diversi tra di loro. Facchinetti ci ha raccontato come per mantenere il successo sia fondamentale ritrovare ogni volta quell’energia e quella stessa passione dell’inizio. “Mai sentirsi scontati” ci ha ripetuto più volte. Ero quasi commosso nel leggere un suo post su Facebook, scritto solo poche ore dopo la fine dell’Italian Leadership Event. Ecco alcuni passaggi: “Mi è stato consegnato un importante riconoscimento, unico in Italia nel suo genere che viene dato a chi si è distinto e ha fatto la differenza grazie alle proprie doti di leadership […] Devo dire che questa intervista la posso tranquillamente inserire tra le più belle che ho ricevuto! Roberto Re è stato così “bravo” che è riuscito a farmi sentire a mio agio. Per oltre un’ora e mezza ho parlato in quest’aula completamente gremita con un pubblico arrivato da ogni parte d’Italia. Ho avuto l’opportunità di raccontarmi fino in fondo e di rispondere sinceramente anche a numerose domande molto interessanti, intelligenti, poste dal pubblico presente”. Il mio hashtag per lui è #vestirsidisole tratto dal saluto che Facchinetti stesso ci ha rivolto in chiusura: “Chiedete alla vostra energia di vestirvi di sole!”

SelvaggiaNel pomeriggio della domenica è arrivata con il suo flusso glamour Selvaggia Lucarelli, che proprio il giorno prima aveva ricevuto un importante Award come persona in Italia più influente su Twitter. Selvaggia è tante cose: opinionista, conduttrice televisiva, blogger, conduttrice radiofonica e scrittrice. Ma è soprattutto una donna intelligentissima e divertente, autoironica al punto da scherzare sulla sua bellezza da “Milf” e sul trattamento riservato ai molti detrattori. La Lucarelli ha investito tantissime energie per essere presente sui social network, ha capito che quel palcoscenico le avrebbe attirato una popolarità efficace e tagliata su misura per lei. “La televisione non restituisce quasi mai chi sei veramente” ci ha detto nel corso dell’intervista: per questo lei preferisce presidiare Facebook e Twitter, seguita da centinaia di migliaia di follower che aspettano quotidianamente le sue impressioni e i suoi commenti mai banali su costume e attualità. Esilarante il passaggio quando racconta come, sui social network, persone serie e di una certa età ridiventano ragazzini e praticano una seduzione da “bimbiminkia”. “Quarantenni, ve lo dico: corteggiate in maniera vintage. Avrete più successo!” ci ha detto tra gli applausi scroscianti del pubblico. Il mio hashtag per Selvaggia è #maibanale.

AlbertinoChiudo con Albertino di Radio DeeJay, dichiarando di essere un suo fan accanito da anni. Personaggio di grandissimo fascino (le sue ammiratrici vanno dai sessant’anni fino alle ragazzine coetanee dei suoi figli), Albertino ci ha intrattenuti con un sacco di aneddoti tratti dalla sua importante carriera al fianco di geni indiscussi come Fiorello, Jovanotti, Cecchetto e tanti altri. Compreso il fatto di essere il fratello minore di Linus, con cui non è facile rapportarsi e lavorare. “Per lui sono sempre il fratellino che lasciava la cameretta in disordine… Che palle! Se potessi, in radio sarei molto più punk”. Ecco, Albertino ci ha colpito per questa sua voglia continua di rinnovarsi, di non arrendersi agli stereotipi del deejay anni Novanta. Di avere ancora una passione e un’energia intensa per mettersi in gioco. Da direttore artistico nel vero senso del termine. Il mio hashtag per Albertino non può essere che #eternoragazzo.

Insomma, anche quest’anno è stato speciale!…
E per rendertene conto ancora di più, goditi ora il video che riassume tutti i momenti salienti e le emozioni intense dell’Italian Leadership Event 2014!  >>>  http://vimeo.com/109016588

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