La crescita personale è un percorso in salita

Se il tuo obiettivo è la crescita personale, sappi che è un percorso in salita! Niente scorciatoie, niente taxi che ti portano a destinazione in quattro e quattr’otto. Si tratta di un cammino faticoso, insidioso e lungo. Per avere successo nella vita ci vuole sacrificio. Ma quando salirai in vetta non potrai che guardarti indietro e sorridere di soddisfazione. E non sarebbe altrettanto se non avessi compiuto quei passi che ti hanno condotto fin lì. Perché scalare la cima significa mettersi in gioco. Anzi: sfidarsi. E combattere contro se stessi è parecchio difficile.

A ognuno il suo percorso di crescita personale

Non c’è da scoraggiarsi: ci sono diversi percorsi di crescita personale. Ognuno può affrontarli in base alle proprie attitudini, inclinazioni e ambizioni. Certo, una dose di sacrificio è sempre necessaria. Però si può scegliere quale sentiero seguire: se quello irto e lungo che sale sino al cucuzzolo, oppure quello meno impegnativo che conduce al rifugio. Spesso la strategia migliore è procedere per gradi. Imparare a comprendere i propri limiti allenandosi a superarli. Un percorso di crescita personale non deve puntare necessariamente a raggiungere il massimo subito. Si rischierebbe di bruciare le tappe.

Se non hai mai affrontato la montagna, sarebbe da incoscienti voler scalare una cima. Prima occorre prendere confidenza con l’ambiente, fare pratica, acquisire le tecniche, imparare a conoscersi. Così anche nel processo di realizzazione. Insomma: per diventare dei grandi occorre pazienza e tenacia. Andare per gradi, fare un passo alla volta ma costantemente. E prima di quello che ti aspetti, il traguardo è raggiunto. Durante il processo di cambiamento – come dice Anthony Robbins, il più noto formatore al mondo – non dobbiamo azzerarci per poi ricostruirci. Ma possiamo partire da dove siamo per espanderci, evolverci, progredire.

Le tappe nel percorso di crescita personale

Come ogni buon percorso, anche la crescita personale segue dei passi necessari:

  1. Partenza: è il momento in cui si decide di mettersi in gioco e partire verso un “io migliore”. Quel traguardo è una meta che dobbiamo identificare sin da subito, chiedendoci quale versione di noi stessi sarà quella che desidereremo ottenere una volta arrivati. Il riconoscimento degli obiettivi ha bisogno di pianificazione. Un metodo può essere quello che Roberto Re spiega in maniera molto chiara nel suo libro “Leader di te stesso“.
  2. Tragitto: quando il percorso di crescita personale inizia, abbiamo chiara la meta ma non sappiamo cosa ci aspetta durante. In questa fase è importante acquisire due strumenti fondamentali: l’ascolto e l’amor proprio. L’ascolto ci fa comprendere come funzioniamo, i nostri limiti e i talenti che ci appartengono, permettendoci di modulare le risorse per realizzare gli obiettivi. L’amor proprio, invece, fa sì di intraprendere il cammino con uno spirito positivo e rivolto al bene piuttosto che alla negatività.
  3. Sfide: Ogni cammino ha le sue sfide. Un pezzo più faticoso degli altri, vesciche sotto piedi, vento e pioggia… Non sarà facile perché pur con tutto l’entusiasmo del mondo, a un certo punto ti troverai ad affrontare delle avversità e sarai costretto a superarle per raggiungere la meta. Ma sarà proprio “il metterti alla prova” la vera leva per l’autoconsapevolezza e il miglioramento. Il comfort ci fa rimanere seduti, fermi. Le difficoltà segnano le tappe che ci separano dalla meta, quindi quando ce le troviamo davanti significa che stiamo procedendo. Vai avanti senza temere le avversità. Per farsi trovare pronti, leggi i consigli di Cristina Leone sul potere dell’aiuto.
  4. Traguardo: Una volta raggiunto il traguardo ci si sente soddisfatti. Riuscire a realizzare un obiettivo ci fa diventare dei vincenti. Bisogna ammetterlo: una sensazione fantastica che vorrai riprovare presto. Ti dimenticherai subito della fatica e dei sacrifici e desidererai ardentemente ripartire. Per questo, una volta avviato, il percorso di crescita personale tende ad autoalimentarsi verso altri processi e altri traguardi. E anzi: non vedrai l’ora d’infilare tutti i passi che ti hanno condotto al successo.

L’importante è il percorso di crescita personale, non solo il traguardo

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Raggiungere la meta è fondamentale, ma non bisogna dimenticare la ricchezza del percorso di crescita personale. L’obiettivo ci consegna il motivo per cominciare a progredire, mentre il cammino ci dona tutte le esperienze del cambiamento. Non dobbiamo solo guardare dove siamo arrivati ma anche da dove siamo partiti e il sentiero intrapreso. E una scorciatoia magari è comoda, però ci fa perdere un panorama pazzesco, ci evita i particolari o le scoperte di una vera esplorazione. Ricorda: una volta arrivati in vetta si può scendere. Oppure sceglierne una più alta da raggiungere. E ripartire con un nuovo percorso di crescita personale. Per goderselo. Dall’inizio alla fine.

Se vuoi allenarti per raggiungere i tuoi traguardi e infilare i passi del successo nella vita, ti consiglio di dare un occhio al Programma FLY e al sito del Centro di Torino e Genova.

Da qui puoi iniziare il tuo processo di miglioramento compiendo il percorso di crescita personale che sogni!

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