Nei momenti in cui la vita ci mette di fronte a prove estreme o a sfide impegnative, riusciamo a capire quali siano effettivamente i nostri limiti.

Vivere alcuni giorni nel deserto – estraniandosi dal mondo per meditare e riprendere contatto con la propria storia personale – è un’esperienza che fa crescere enormemente.

In questo quinto episodio del Vlog, Roberto Re (come un vero reporter d’assalto) ci guida dietro le quinte del DUBAI BOOTCAMP del HRD PLATINUM PROGRAM: uomini e donne di età diverse e condizioni fisiche diverse, unite nella sfida con se stesse e con i propri limiti..!!

Con in più un finale davvero a sorpresa…

Scoprilo guardando ora questo nuovo video del VLOG!

Chi è un vero “professionista? E se potessimo diventare dei “professionisti della vita”, applicando quelle stesse caratteristiche per generare una qualità di vita estremamente superiore alla media?!?

Scoprilo con Roberto Re in questa entusiasmante Golden Talks!

 

 

Non posso che ringraziare Frank Merenda per questo post che vi invito a leggere attentamente.

Non è scritto all’amico o dal collega, ma da qualcuno che non ha difficoltà a dire come stanno le cose, consapevole che non solo non andrà a discapito del suo valore, ma, anzi, ne dimostrerà ancora di più la grandezza!… Eh sì, perché l’obiettività e la riconoscenza sono doti di pochi e proprio per questo balzano agli occhi così evidenti!…

Poi invece ci sono i piccoli uomini e le piccole donne… Tra loro quelli che invidiano, che denigrano, che criticano senza nemmeno sapere di cosa parlano oppure, il peggio del peggio per quel che personalmente mi riguarda, quelli che, dopo aver lavorato per anni con me e aver imparato tutto dal sottoscritto, non solo non lo riconoscono, ma lo omettono pure dal loro curriculum!… E infatti, alla fine, i risultati che producono non sono altro che il riflesso dello scarso valore che hanno come persone, ancor prima che come professionisti…

Grazie Frank per questo attestato di stima e per aver ricordato a chi ha la memoria corta come stanno veramente le cose! ???

PS: consiglio anche la lettura tra i commenti del suo post (anche quello, giusto per ricordare come stanno le cose!).

 

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[Tratto dal profilo Facebook di Frank Merenda]

 

Quando in Italia si parla di formazione, c’è un unico mito incontrastato che si è inventato interamente un settore e se lo è caricato sulle spalle per due decenni e mezzo.

Parliamo di una leggenda che ha fatto quello che in Europa non è stato in grado di fare nessuno, diventando poi da ispirazione per tutti coloro che sono venuti dopo di lui. Piccoli e grandi formatori, giganti come Alfio Bardolla e non da ultimo ha mostrato e illuminato la strada anche a me.

Non a caso, è stato nel 2012 il primo ospite eccellente del corso originale Venditore Vincente, con un intervento straordinario.

È l’unica persona che conosco che abbia applicato realmente le dinamiche di crescita personale e le meccaniche della PNL al mondo reale, alla sua vita personale e al suo business.

Tutto il resto sono sue imitazioni più o meno pallide o blande ripetizioni di nozioni apprese sui libri ma mai trasformate in risultati.

Se vuoi cambiare in meglio la tua vita, raggiungere con più facilità i tuoi obiettivi e accorciare il tempo che separa i tuoi sogni dai tuoi risultati, ora hai una possibilità straordinaria di fare tuo il primo “corso in scatola” di PNL di Roberto Re, che puoi seguire con i tuoi modi e i tuoi tempi comodamente da casa tua.

Se sei interessato alle dinamiche e ai segreti della crescita personale, PNL REvolution è il corso che devi fare tuo, creato interamente dall’unico insegnante in grado di coniugare nella vita reale la teoria, alle tecniche, alle strategie, alla pratica e infine ai risultati.

Frank Merenda

PS: come puoi verificare, nel caso te lo stessi chiedendo, non è un link affiliato e non guadagno mezzo centesimo dal consigliarti questo corso, che tu lo faccia tuo o meno. Ma lo faccio solo e in via del tutto eccezionale per un professionista oltre lo straordinario che ha creato qualcosa di unico, certo che possa cambiare la tua vita in meglio.

[ecco il link al post originale]

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Come se non bastasse, all’interno dei commenti Frank Merenda ha aggiunto anche questa testimonianza.
Di cui lo ringrazio di cuore!

[Tratto dai commenti del profilo Facebook di Frank Merenda]

C’è una cosa che vi sfugge e che temo non siate in grado di vedere.

In Europa non esiste nessun Frank Merenda come nessun Alfio. Sapete perché?

Perché non esiste negli altri Paesi un Roberto Re che ha aperto la strada e ha mostrato la via.

Se Alfio non fosse stato uno studente di Roberto, non avrebbe probabilmente mai creduto che fosse possibile mettere centinaia se non migliaia di persone paganti in un palazzetto per ascoltare lezioni sulla libertà finanziaria.

Se non ci fosse stato Roberto e Leader di Te stesso, io seppur magari molto più capace di tutti gli altri nel mio settore, avrei continuato a fare come tutti quelli del mio settore, cioè consulenze aziendali a pagamento.

Senza nessuno che immagina la strada prima di te, è dura. Anche se sei potenzialmente molto bravo.

In Europa la formazione fa schifo ed è a bassi livelli -mentre in Italia no- perché fuori da qui non esiste un Roberto che si è fatto il culo quando non c’era nessuno davanti a lui a mostrare la via come davvero praticabile qui..

Altra cosa, oggi vedete una marea di persone, brave e meno brave, fare libri, andare in tour ecc…

Sapete perché ci vanno?

Perché sono anni che li martello su queste cose didatticamente e perché pensano che il mio successo derivi da lì. Alcuni capiscono perché studiano e fanno le cose fatte bene. Altri non capiscono ma copiano comunque.

Sapete chi ha inventato lo scrivere libri di formazione e i tour davvero in Italia? Roberto.

Tutto quello che io o Alfio abbiamo fatto, Roberto lo ha fatto vent’anni prima di noi e meglio, per più tempo e con più intensità.

Tornando a Tony Robbins, al quale sicuramente e non lo ha mai nascosto Roberto ha un debito di riconoscenza (come io l’ho con i miei insegnanti), è facile creare hype da americano e venire a fare un paio di tappe qui.

Infatti con tutto il rispetto per chi ha organizzato con professionalità i suoi eventi, Robbins c’è venuto un paio di volte in Italia, poi ha capito l’aria che tirava e come Harv Eker e altri prima di loro sono tornati all’ovile.

Avere successo per 25 anni di fila, ce l’ha fatta solo Roberto. Solo lui.

E chiunque faccia formazione al pubblico con quel format, che lo ami o lo odi per motivi stupidi, ha un debito di riconoscenza con lui. Non con Robbins, non con me, non con altri.

Quindi state attenti quando parlate di Roberto perché mi fate saltare le madonne sul serio.

Frank Merenda

[ecco il link al post originale]

 

La crescita personale è un percorso in salita

Se il tuo obiettivo è la crescita personale, sappi che è un percorso in salita! Niente scorciatoie, niente taxi che ti portano a destinazione in quattro e quattr’otto. Si tratta di un cammino faticoso, insidioso e lungo. Per avere successo nella vita ci vuole sacrificio. Ma quando salirai in vetta non potrai che guardarti indietro e sorridere di soddisfazione. E non sarebbe altrettanto se non avessi compiuto quei passi che ti hanno condotto fin lì. Perché scalare la cima significa mettersi in gioco. Anzi: sfidarsi. E combattere contro se stessi è parecchio difficile.

A ognuno il suo percorso di crescita personale

Non c’è da scoraggiarsi: ci sono diversi percorsi di crescita personale. Ognuno può affrontarli in base alle proprie attitudini, inclinazioni e ambizioni. Certo, una dose di sacrificio è sempre necessaria. Però si può scegliere quale sentiero seguire: se quello irto e lungo che sale sino al cucuzzolo, oppure quello meno impegnativo che conduce al rifugio. Spesso la strategia migliore è procedere per gradi. Imparare a comprendere i propri limiti allenandosi a superarli. Un percorso di crescita personale non deve puntare necessariamente a raggiungere il massimo subito. Si rischierebbe di bruciare le tappe.

Se non hai mai affrontato la montagna, sarebbe da incoscienti voler scalare una cima. Prima occorre prendere confidenza con l’ambiente, fare pratica, acquisire le tecniche, imparare a conoscersi. Così anche nel processo di realizzazione. Insomma: per diventare dei grandi occorre pazienza e tenacia. Andare per gradi, fare un passo alla volta ma costantemente. E prima di quello che ti aspetti, il traguardo è raggiunto. Durante il processo di cambiamento – come dice Anthony Robbins, il più noto formatore al mondo – non dobbiamo azzerarci per poi ricostruirci. Ma possiamo partire da dove siamo per espanderci, evolverci, progredire.

Le tappe nel percorso di crescita personale

Come ogni buon percorso, anche la crescita personale segue dei passi necessari:

  1. Partenza: è il momento in cui si decide di mettersi in gioco e partire verso un “io migliore”. Quel traguardo è una meta che dobbiamo identificare sin da subito, chiedendoci quale versione di noi stessi sarà quella che desidereremo ottenere una volta arrivati. Il riconoscimento degli obiettivi ha bisogno di pianificazione. Un metodo può essere quello che Roberto Re spiega in maniera molto chiara nel suo libro “Leader di te stesso“.
  2. Tragitto: quando il percorso di crescita personale inizia, abbiamo chiara la meta ma non sappiamo cosa ci aspetta durante. In questa fase è importante acquisire due strumenti fondamentali: l’ascolto e l’amor proprio. L’ascolto ci fa comprendere come funzioniamo, i nostri limiti e i talenti che ci appartengono, permettendoci di modulare le risorse per realizzare gli obiettivi. L’amor proprio, invece, fa sì di intraprendere il cammino con uno spirito positivo e rivolto al bene piuttosto che alla negatività.
  3. Sfide: Ogni cammino ha le sue sfide. Un pezzo più faticoso degli altri, vesciche sotto piedi, vento e pioggia… Non sarà facile perché pur con tutto l’entusiasmo del mondo, a un certo punto ti troverai ad affrontare delle avversità e sarai costretto a superarle per raggiungere la meta. Ma sarà proprio “il metterti alla prova” la vera leva per l’autoconsapevolezza e il miglioramento. Il comfort ci fa rimanere seduti, fermi. Le difficoltà segnano le tappe che ci separano dalla meta, quindi quando ce le troviamo davanti significa che stiamo procedendo. Vai avanti senza temere le avversità. Per farsi trovare pronti, leggi i consigli di Cristina Leone sul potere dell’aiuto.
  4. Traguardo: Una volta raggiunto il traguardo ci si sente soddisfatti. Riuscire a realizzare un obiettivo ci fa diventare dei vincenti. Bisogna ammetterlo: una sensazione fantastica che vorrai riprovare presto. Ti dimenticherai subito della fatica e dei sacrifici e desidererai ardentemente ripartire. Per questo, una volta avviato, il percorso di crescita personale tende ad autoalimentarsi verso altri processi e altri traguardi. E anzi: non vedrai l’ora d’infilare tutti i passi che ti hanno condotto al successo.

L’importante è il percorso di crescita personale, non solo il traguardo

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Raggiungere la meta è fondamentale, ma non bisogna dimenticare la ricchezza del percorso di crescita personale. L’obiettivo ci consegna il motivo per cominciare a progredire, mentre il cammino ci dona tutte le esperienze del cambiamento. Non dobbiamo solo guardare dove siamo arrivati ma anche da dove siamo partiti e il sentiero intrapreso. E una scorciatoia magari è comoda, però ci fa perdere un panorama pazzesco, ci evita i particolari o le scoperte di una vera esplorazione. Ricorda: una volta arrivati in vetta si può scendere. Oppure sceglierne una più alta da raggiungere. E ripartire con un nuovo percorso di crescita personale. Per goderselo. Dall’inizio alla fine.

Se vuoi allenarti per raggiungere i tuoi traguardi e infilare i passi del successo nella vita, ti consiglio di dare un occhio al Programma FLY e al sito del Centro di Torino e Genova.

Da qui puoi iniziare il tuo processo di miglioramento compiendo il percorso di crescita personale che sogni!

Nel mondo di oggi in continuo cambiamento, uno dei segreti del successo è essere in grado di vedersi “diversi”, di ampliare la propria identità rifuggendo il “sono fatto così”!

Imparalo con Roberto in questo nuovo “GOLDEN TALK”!

 

Fammi indovinare: per il 2018 hai una lista più o meno lunga di cose da fare e di obiettivi da portare a termine?

La pianificazione è uno degli strumenti più efficaci per raggiungere gli obiettivi. Da oltre 25 anni mi occupo di Leadership e avendo lavorato con oltre 400.000 persone di ogni tipo, ho visto chiaramente che la capacità di pianificare in modo efficace il proprio futuro è assolutamente essenziale. Si tratta di una vera e propria capacità strategica che divide chi raggiunge risultati da chi non li ottiene.

Quasi 20 anni fa ho scoperto questo sistema assolutamente straordinario per pianificare il nuovo anno e da allora non solo lo utilizzo personalmente, ma l’ho fatto adottare anche a tutti i miei Coach e ai miei collaboratori. Oltre ad essere già stato testato per migliaia di persone, la caratteristica unica è che grazie ad una completa pianificazione strategica ti permette di avere una visione globale di tutte le aree più importanti della tua vita.

In questo modo puoi finalmente decidere i risultati che vuoi ottenere senza sacrificare altri aspetti importanti. Sì perché non c’è niente di peggio che raggiungere dei grandi risultati professionali e poi perdere o sacrificare gli affetti. Che senso ha aumentare il fatturato, ma perdere la famiglia o gli amici? Che senso ha vivere costantemente sotto pressione per rispondere agli “altri” e magari non accorgersi che i figli e il partner hanno veramente bisogno di noi?

Il vero successo è trovare il giusto equilibrio tra le aree più importanti della vita ed è proprio quello che questo sistema ti permette di fare. Così è nato il seminario di una giornata intera e che facciamo insieme ai miei migliori TRAINER ogni anno in ben 18 città d’Italia.

Ecco di cosa parlo…

“Immaginati tra un anno, lo hai appena concluso ed è stato incredibile… Cammini a testa alta e sei fiero di te perché hai imparato quelle abilità che rimandavi da tempo, hai messo la spunta verde ai 3 obiettivi più importanti e smesso, finalmente, di rimandare le cose a cui tenevi di più!”

– Trasforma questo scenario in realtà e raggiungi ancora di più quei risultati che ti fanno venire le farfalle allo stomaco e che sai di meritare.

– Riscatta le sconfitte e gli insuccessi del 2017, lasciati alle spalle gli errori che hai commesso e pianifica il 2018 (nello stesso identico modo in cui lo faccio io da 25 anni), senza nessun timore, per renderlo il tuo migliore anno di sempre!

Scopri come prendere l’invito esclusivo per il seminario “Il Migliore Anno di Sempre” e ricevere tutti i BONUS!

 

“Ho imparato più cose in una giornata come questa che in 10 anni di lavoro. Formatori di qualità e storie di imprenditori di successo. Evento straordinario!” Così Marcello Selleri, imprenditore romagnolo, ha commentato su Facebook la giornata milanese del Business Leaders Day, evento condotto da Roberto Re e dedicato a tutti coloro che vogliono gestire meglio se stessi, la propria azienda e il proprio team.

“Esistono centinaia di piccoli problemi – ha spiegato Roberto, prima di introdurre gli altri speaker invitati – che ogni giorno come imprenditori ci troviamo ad affrontare: dobbiamo gestire un team e dei collaboratori, occuparci dell’amministrazione, saper comunicare con i clienti, mettere in atto nuove strategie per crescere e soprattutto dobbiamo adattarci al cambiamento…”.

Il workshop, in doppia replica a Milano e Padova con circa un migliaio di partecipanti complessivi, è partito da una semplice constatazione: dedicare 16 ore al giorno al proprio lavoro e non avere tempo per se stessi e i propri cari, NON significa avere successo! Come fare dunque per migliorare noi stessi e il nostro business? Come aiutare imprenditori e professionisti ad adattare i propri schemi mentali ai cambiamenti?

Leggendo alcune parti di un recente rapporto del World Economic Forum (WEF) dal titolo «The Future of Jobs» – relative alle competenze da possedere per affrontare la quarta rivoluzione industriale – abbiamo scoperto molte affinità con il lavoro di formazione che da anni Roberto Re porta avanti con il suo Gruppo HRD. Dando per scontate quelle tecniche, sono altri i tipi di Skills che fanno davvero la differenza. Ecco quelle individuate dal WEF, che ha fornito una classifica delle 10 competenze ritenute “vincenti” nel 2020 in chiave business.

1 – Soluzione di problemi complessi
2 – Pensiero Critico
3 – Creatività
4 – Gestione delle persone
5 – Capacità di coordinarsi con gli altri
6 – Intelligenza emotiva
7 – Capacità di giudizio e di prendere decisioni
8 – Orientamento al servizio
9 – Negoziazione
10 – Flessibilità cognitiva

I 5 fantastici ospiti del BLD

Inquadrato lo scenario e i cambiamenti in corso, è stata la volta dei cinque speaker invitati alla giornata di formazione. Persone di grande esperienza nei rispettivi settori, a partire da Matteo Maserati, trainer e coach esperto in comunicazione e public speaking. “Ciò che non viene comunicato, non esiste!” ha spiegato Maserati, che ha battuto il tasto sulla scarsa capacità che imprenditori e professionisti hanno nel descrivere in modo semplice e sintetico la propria attività e i relativi punti di forza. “Spesso comunichiamo senza trasferire valore. Parliamo di noi stessi in modo inefficace, pensando a ciò che ci interessa. Ma così ignoriamo il punto di vista di chi ascolta”.

Collegato a questi temi, l’intervento di Gianluca Lo Stimolo, fondatore e CEO di Stand Out, che ha spiegato al pubblico come trasformare se stessi in un brand, per essere riconosciuti e scelti dal proprio pubblico. “Oggi le persone – ha detto Lo Stimolo – non cercano solo un prodotto o un servizio che permetta loro di soddisfare un bisogno specifico. Non vogliono semplicemente uno smartphone qualsiasi, un paio di jeans qualsiasi… Vogliono l’Iphone, un paio di Diesel… Così come non si cerca più semplicemente un avvocato, un commercialista, un architetto qualsiasi. Si cerca quello più esperto o specializzato in una determinata materia, quello con la migliore reputazione. Le persone cercano qualcuno di cui si possono fidare e a cui si possono affezionare”.

Quando Mirco Gasparotto è salito sul palco del Business Leaders Day, le persone hanno capito quanto sia importante saper scrivere la regia della propria vita. “Proprio così – ha spiegato Gasparotto, con oltre 30 anni di esperienza sul campo che lo hanno portato a vivere e superare ostacoli imprevisti e raggiungere successi straordinari – Io stesso da giovane ho redatto un copione con le aree dove volevo vivere: tutto questo mi ha permesso di mantenere un equilibrio nei diversi ruoli della mia sfera professionale, privata, fisica e spirituale”. Mirco ha affascinato la platea con la sua storia personale, che gli ha permesso di diventare amministratore delegato di un’azienda a soli 25 anni di età. “È sempre possibile cambiare la direzione della vostra vita – ha concluso – si può cominciare da oggi stesso!”.

Gianluca Massini – l’escapologo fiscale che ha sviluppato un sistema che consente a centinaia di imprenditori in tutta Italia, ogni anno, di ottimizzare il carico fiscale – ha stimolato la platea a “marcare da vicino” il proprio commercialista per alleggerire la pressione fiscale e discutere insieme il proprio conto economico previsionale. Massini, autore del libro “Pagare meno tasse si può”, ha parlato dell’importanza di sviluppare la propria educazione fiscale per restare imprenditori di successo, pur rimanendo a fare business in Italia.

Nella parte finale del workshop, Roberto Re ha intervistato Stefano Versace, fondatore dell’omonima catena di gelaterie italiane negli Stati Uniti. “Desiderare qualcosa è come avere un potere magico! – ha detto Versace, che ha raccontato la sua storia imprenditoriale ricca di spunti e motivazione. “Ho aperto la prima gelateria a Miami con gli ultimi dollari che avevo in tasca. In pochi anni ho replicato il modello su grande scala, grazie a un sogno realizzato e a un progetto molto capillare”.

Da Manager a Leader

Una giornata quindi intensa e proficua sotto svariati punti di vista. Con storie concrete e di forte spinta emotiva, grazie anche a domande e risposte condivise con il pubblico, molto attento a prendere appunti e ad approfondire con casi personali. Il seguito naturale di questo workshop è il rinnovato programma di formazione – presentato nei dettagli da Roberto Re – denominato “Da Manager a Leader”.

“Il manager gestisce, il leader guida. Il manager regolamenta, il leader trascina. Il manager è ragione e metodo, il leader cuore e passione – ha concluso Re – Due ruoli difficili da conciliare in un’unica personalità. Due ruoli che BISOGNA far convivere nella stessa persona. Per questo non posso che consigliarvi di cuore l’iscrizione alla prima scuola di leadership dedicata esclusivamente a manager, professionisti e imprenditori, un percorso articolato in 10 incontri tematici per sviluppare tutte le abilità necessarie al giorno d’oggi per essere un vero leader”.

Il Business Leaders Day ha avuto un grande merito, al di là dell’incredibile valore generato da tutti gli interventi: è stato un vero e proprio calcio d’inizio per cominciare a trasformare la paura in azione! Perché imparare a convivere con l’incertezza aiuta ad accogliere il cambiamento. Senza più subirlo, ma iniziando a cavalcarlo.

Alessandro Dattilo

ECCOVI LO STORIFY CHE RACCONTA IL POWER SEMINAR 2017..!!!

Da guardare attentamente per tirarsi su il morale e rivivere momenti belli..!!

 

<<Thanks to Alessandro Dattilo per il suo fantastico lavoro di narrazione e storytelling!>>

Roberto Re

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